giovedì 16 febbraio 2012

Prestiti fiduciari

I prestiti fiduciari sono dei finanziamenti (personali o aziendali) concessi – appunto – su base esclusivamente “fiduciaria”, ovvero sulla speranza che il cliente dell'istituto di credito erogante, in virtù della propria situazione reddituale, o dei flussi di cassa che genererà con la propria attività, sarà in grado di restituire gradualmente nel tempo, stando a quanto concordato all'interno del programma di rimborso concordato tra le parti.

I prestiti fiduciari sono pertanto assimilabili a delle linee di credito prive di alcuna garanzia per il creditore, che non sia quella del positivo consolidamento e sviluppo delle capacità di rimborso da parte del debitore principale, eventualmente assistito, in tale opera, da garanzie di natura personale offerte da una terza persona (il fideiussore, o garante).

La differenza tra i prestiti fiduciari e i prestiti garantiti appare pertanto piuttosto netta: considerato che i primi sono finanziamenti senza alcuna garanzia di natura reale, i secondi non potranno che essere dei finanziamenti assistiti da garanzia pignoratizia o ipotecaria, la cui presenza vada a incrementare il livello di serenità finanziaria da parte dell'istituto di credito erogante.

Proprio per la maggiore “sicurezza” che i prestiti garantiti sono in grado di conferire al soggetto erogante (il quale, nella peggiore delle ipotesi, potrà escutere la garanzia soddisfacendo il proprio credito nella vendita del bene oggetto di pegno o di ipoteca), i prestiti fiduciari sono di norma contraddistinti dall'applicazione di condizioni economiche di maggiore penalizzazione rispetto a quelli garantiti (come ad esempio, tassi di interesse più elevati).

Di contro, per la loro maggiore snellezza, i prestiti fiduciari vengono spesso erogati in tempi più rapidi, e con minori complicazioni documentali.

Prestiti inpdap

I prestiti Inpdap sono dei finanziamenti personali di piccolo importo, dipendente dall'entità della retribuzione mensile media netta, e dall'ampiezza del piano di ammortamento all'interno del quale l'iscritto alla Gestione unitaria dell'Istituto provvederà a restituire il capitale oggetto della linea di credito.

I prestiti Inpdap si contraddistinguono fondamentalmente per l'estrema convenienza delle loro caratteristiche economico finanziarie, rappresentate a loro volta da basse spese accessorie, e da un tasso di interesse annuo nominale che potrà permettere all'utenza dell'Istituto di poter ottenere un significativo benefit rispetto a quelle che sono le ordinarie condizioni applicate sui mercati finanziari.

I prestiti Inpdap vengono di norma erogati attraverso la banca cassiera dell'Istituto (nel caso in cui l'iscritto – dipendente o pensionato – desideri prelevare in contanti la prestazione concessa dall'Inpdap) o mediante accredito su un conto corrente bancario o su un conto corrente postale, che verrà indicato dal richiedente al momento della compilazione della domanda.

Nell'ipotesi in cui il richiedente i prestiti Inpdap abbia in corso un prestito pluriennale, il piccolo prestito non potrà superare la singola mensilità se è stato sottoscritto un finanziamento annuale, le due mensilità in caso di finanziamento biennale, le tre mensilità in caso di finanziamento triennale e le quattro mensilità in caso di finanziamento quadriennale.

La prima rata di ammortamento dei prestiti Inpdap verrà trattenuta a decorrere dal secondo mese successivo a quello in cui viene effettuata l'erogazione della somma (pertanto, nell'ipotesi di erogazione all'interno del mese di gennaio, la prima rata del piano di rimborso verrà addebitata solamente a marzo).

martedì 14 febbraio 2012

Piccoli prestiti

I piccoli prestiti, ovvero finanziamenti di piccoli importi, sono degli strumenti flessibili e rapidi e consentono quasi a chiunque di poter ricevere la somma monetaria richiesta in tempi brevi. Si tratta di prestiti personali, quindi esclusi dal vincolo della loro finalizzazione in beni o servizi, che richiedono comunque delle condizioni di garanzia per essere ottenuti dal richiedente.

La busta paga, oppure il cedolino della pensione o la dichiarazione dei redditi, Cud o modello unico, sono i primi elementi richiesti da istituti finanziari e banche e rappresentano una forte garanzia poiché dimostrano che il cliente può contare su un reddito stabile e quindi, rimborsare senza problemi l’erogazione concessa. Tuttavia, non sempre è così indispensabile.

Esistono, infatti, piccoli prestiti che possono essere concessi senza busta paga, fornendo però ulteriori garanzie. Una possibilità utile soprattutto per quei soggetti, come casalinghe, disoccupati o studenti che, non avendo un reddito non potrebbero ottenere finanziamenti personali. In questo caso bisogna fornire ulteriori garanzie come un’immobile, di proprietà o da dare in locazione. Se non si dispone di una proprietà, l’unica via per ottenere un piccolo prestito è quella di avvalersi della firma di un congiunto (garante) che fornirà come garanzia il proprio reddito.

È possibile stipulare piccoli prestiti sia presso le filiali di banche e istituti finanziari, sia attraverso siti Internet. Il cliente non deve solo fornire garanzie, ma anche riceverli e, quindi, è importante rivolgersi ad una società seria ed affidabile. Prima di stipulare l’accordo, è consigliato effettuare delle ricerche per reperire maggiori informazioni sui piccoli prestiti ed essere preparanti ad un eventuale confronto con la società finanziaria.

Consolidamento Debiti

Richiedere un prestito è sicuramente un impegno gravoso: ci sono tempi e modalità da rispettare e, soprattutto, ci si impegna al pagamento obbligatorio di una somma con cadenza regolare. In alcuni casi, poi, se i prestiti richiesti sono diversi, l’impegno diventa ancora più oneroso. Quando ci sono diverse rate da pagare, magari di diversi importi e con diversa cadenza, ci si può affidare al consolidamento debiti, un prestito per estinguere gli altri aperti. Con questa soluzione, infatti, viene erogato un importo che corrisponde al totale dei prestiti in corso: in questo modo, si potranno estinguere i precedenti e consolidare il debito con un’unica rata mensile.

Solitamente, le modalità di rimborso del prestito finalizzato al consolidamento debiti sono molto flessibili e prevedono anche una lunga dilazione nel tempo. Inoltre, oltre l’importo per l’estinzione dei precedenti debiti, può essere richiesta, se necessaria, una liquidità aggiuntiva. I prestiti per il consolidamento debiti possono essere richiesti da tutti coloro che hanno un reddito fisso dimostrabile, come lavoratori dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi tramite CUD. Può essere richiesto anche attraverso la cessione del quinto dellostipendio. Per questo tipo di prestito non sono previste firme o deleghe e quindi è solo il richiedente che garantisce per se stesso.

Anche se per la richiesta è necessario godere di una buona posizione creditizia, molti istituti di credito e società finanziarie valutano il consolidamento debiti anche in caso di protestati o cattivi pagatori che, però, non abbiamo in arretrato un numero elevato di rate. Il tasso di questo tipo di prestito è variabile e viene valutato caso per caso. 

giovedì 26 gennaio 2012

Prestiti vitalizi

I prestiti vitalizi sono delle erogazioni di credito rivolte a persone fisiche con un’età superiore ai 65 anni.

Con tale formula gli istituti di credito e le società finanziarie erogano prestiti che non hanno né importo, né una durata certa infatti le rate partiranno con la morte del richiedente e saranno a carico degli eredi.

I prestiti vitalizi sono una forma di erogazione molto particolare. Poniamo un esempio per meglio illustrare l’argomento: le banche e le società finanziarie concedono una somma che, generalmente, oscilla tra il 20 e il 50% del valore dell’immobile posto a garanzia. In relazione all’età del richiedente aumenta la percentuale di erogazione attraverso un calcolo inversamente proporzionale: all’aumentare dell’età del richiedente, diminuisce tale percentuale. Di solito, sotto i 70 anni si può ricevere il 20%, sopra i 90 anche fino al 50%.

Nei prestiti vitalizi il richiedente/beneficiario, utilizza il prestito senza farsi carico di pagare le rate: saranno, infatti, gli eredi a provvedere all’estinzione del debito. Ad ogni modo, nel periodo che va dall’erogazione fino al decesso del richiedente, i prestiti vitalizi maturano interessi, che si sommano al capitale e sfruttano ulteriori interessi. Ciò si traduce in una elevata crescita del debito proporzionalmente alla durata della vita dell’anziano.

Ad esempio se l’erogazione vitalizia è stata di 100.000 euro, ad un tasso ipotetico dell’8% annuo, il primo anno gli interessi saranno 8.000 che saranno sommati al capitale e  determineranno il montante.

Cessione del quinto ai pensionati

Una delle forme utilizzate sono i prestiti con cessione del quinto della pensione che rappresentano una particolare tipologia di prestito personale che si estingue mediante la cessione della quinta parte della pensione netta.

La cessione del quinto è un modo molto comodo per ottenere dei prestiti: consiste in pratica in una trattenuta alla fonte sulla pensione di un quinto sull'importo netto, che verrà versato direttamente dall’ente pensionistico alla società o istituto di credito che hanno erogato il prestito.

La cessione del quinto è un tipo di prestito largamente accettato da tutte le banche e dalle società finanziarie in quanto è a basso rischio insolvenza.

Ci sono però particolari tipi di pensione che sono esclusi dai prestiti con cessione del quinto:

  • pensioni e assegni sociali
  • invalidità civili
  • assegni mensili per l’assistenza ai pensionai per inabilità
  • assegni di sostegno al reddito
  • pensioni del personale bancario
  • assegni al nucleo finanziario

I pensionati, bisogna rilevare, che oggigiorno rappresentando la fascia più debole nella società italiana: affrontare la quotidianità, per molti di loro è una vera e propria impresa, sia dal punto di vista socio-culturale che finanziario.

Sempre più istituti di credito e società finanziarie realizzano offerte mirata per andare incontro alla crescente domanda di liquidità dei pensionati ed erogano prestiti su misura.

La cessione del quinto è una soluzione utile per i pensionati che si trovano a fronteggiare il caro vita e le improvvise difficoltà che possono sorgere ogni giorno.

venerdì 15 luglio 2011

Cessione del quinto

La cessione del quinto è una particolare forma di prestito personale che può essere attuata su uno stipendio o una pensione.

Normalmente, la rata mensile da pagare non può superare 1/5 dello stipendio, da qui deriva il particolare nome del prestito. La durata massima per saldare il debito è di 120 mesi, mentre la fine del pagamento non può superare la fine del contratto lavorativo.Per i pensionati, le rate non possono essere pagate oltre i 90 anni di età, per ovvi motivi.
La cessione del quinto può essere richiesta da tutti i lavoratori dipendenti e può essere erogata da banche e finanziarie. La sua caratteristica principale sta nel fatto che il pagamento della rata del debito viene garantita dalla riscossione dello stipendio o della pensione, riducendo così i rischi per gli Istituti di credito di non avere indietro l'intera somma erogata.
Ogni datore di lavoro ha l'obbligo di accettare la cessione del quinto per il proprio dipendente.
Il tasso di interesse previsto è fisso ed è prevista obbligatoriamente una polizza assicurativa, in caso di perdita del lavoro.
Ogni rata mensile sarà trattenuta dallo stipendio o dalla pensione del richiedente, che potrà quindi richiedere solo una somma relativa all'ammontare delle sue entrate mensili.
I pensionati possono usufruirne dal 2006, anche grazie all'appoggio di Istituti di previdenza come INPS o INPDAP.

I requisiti per chiedere la cessione del quinto sono i seguenti:

Contratto di lavoro a tempo indeterminato
Pensione mensile ed età inferiore ai 90 anni
Rata rimborsabile inferiore ad 1/5 dello stipendio
Iscrizione di una polizza vita che assicuri in caso di morte o perdita di lavoro

I costi totali dell'operazione comprendono le seguenti spese:

TAN
TAEG
Spese di apertura e gestione pratica
Premio assicurazione obbligatoria
Eventuali spese accessorie previste dall'Istituto di credito